Raffaella Carrà e il suo "Rumore"
Ballerina - cantante - presentatrice e tanto altro, ma soprattutto un simbolo dell'Italia che sapeva dettare modelli di gusto in ambito Pop dove emergere era ed è difficile.
Raffaella Carrà ci è riuscita, facendolo con stile e sensualità, senza scadere mai nella volgarità o nel chic, ma ani svecchiando un paese ancora bacchettone e intriso nel più bigotto moralismo. Nel 1974 usciva "Rumore", la canzone che la Raffaella nazionale ha dichiarato di preferire, un brano che all'apparenza mostra tutta la spensieratezza di un sound che sembra già essere discomusic. Eppure è un brano nato in un anno terribile, in cui il paese vive una stagione di guerra e scontri di piazza. Bombe, attentati, sequestri di persona e rivolte nelle carceri si susseguono costantemente senza soluzione di contuità per molti mesi. Il 1974 è l'anno della bomba in piazza della Loggia a Brescia e della strage sul treno Italicus a San Benedetto Val di Sambro, sulla linea tra Firenze e Bologna, un anno Horribilis passato alle cronache come violento e sanguinario. Di rumore in quei mese ce n'era molto e anche di paura che sempre più aleggiava in un paese che si svegliava diviso e sotto attacco. La Carrà canta quel "Rumore" in cui dichiara il momento di incertezza nelle pochissime frasi del testo tutto giocato sulla ripetizione del "Na Na" in cui affiorano brandelli di testo: "Non mi sento sicura Sicura mai" e anche la frase successiva descrive l'angoscia di quella stagione "Sera, La paura, Io da sola non mi sento sicura", ma soprattutto il rimpianto per un tempo trascorso: "Io stasera vorrei Tornare indietro nel tempo". Anche il sound psicedelico e ostinato sembra evocare sirene di forze dell'ordine, mentre l'immagine di copertina è indicativa del momento con la Carrà incappucciata come un bandito.
Una paura dichiarata di un tempo che si sta dipanando ma che è al contempo esorcizzata dall'ostinato in battere della cassa che passa da evocare bombe e spari a un battito di un cuore, è il batticuore della relazione non solo necessariamente sentimentale quanto piuttosto dell'unione dello stare insieme in un momento di tensione.
Ciao Raffaella!!
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